Come titolo fa un po’ ridere ma, in fondo, questa è il mio lavoro e questa la fantastica regione dove ho scelto di vivere.
Oggi un cliente mi ha chiamato per ringraziarmi di una campagna di Google Ads (quelle campagne a pagamento che vi escono fuori quando fate una ricerca online) beh, nell’ultimo mese ha venduto 5.700€ di soggiorni vacanza con una spesa di 150 €.
Potreste pensare che non sia possibile e che possa essere una mossa per promuovere la mia agenzia ma, invece, la domanda giusta da porsi dovrebbe essere: “Come ha fatto?”
La risposta non sta in qualche complesso funnel di vendita, il segreto, invece, è più semplice di quello che sembra, sta in questo noto proverbio: “Chi prima arriva meglio alloggia”.
In una regione in cui pochissime attività ricettive, ristoranti compresi, investono in quel luogo etereo chiamato Google, in cui il 77% degli italiani cerca risposte per la propria vacanza, ecco che il primo che scommette vince la posta in palio.
Vince anche spendendo poco, infatti, essendo Google un sistema ad aste, chi può aggiudicarsi la vittoria se non l’unico concorrente?
Certo, non è tutto oro quello che luccica, ci sono alcune prerogative necessarie:
- L’attività deve avere una buona organizzazione interna;
- Buona reputazione online;
- Sito ben organizzato;
- Inserzioni realizzate con le giuste parole chiave.
Tutti questi fattori sono importanti ma, con le giuste proporzioni Valle d’Aosta vs. Italia, come mai così pochi credono in Google?
Un enigma digital turistico tipico valdostano, a cui non crediate che non abbia provato a risolvere ma la risposta “non c’è budget” è stata quella più gettonata!
PS: il cliente non utilizza nessun social media, basando la sua strategia di marketing sulla SEO e Google ADS.
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